Sull’invito al corteo del 25 aprile. Una provocazione?

L’invito alla partecipazione al corteo del 25 aprile di milano, diffuso su questo blog e su altri canali informatici, ha suscitato parecchie perplessità e non poche critiche. Rendendoci conto che una spiegazione più esaustiva fosse necessaria per non incappare in ambiguità e contraddizioni con risultati negativi scriviamo questo breve comunicato.

Il disclaimer che è piaciuto poco in ambiente vegano – antispecista è questo:

“DISCLAIMER: il comitato antispecista milanese non è una cooperativa di dietologi quindi cosa mangi o cosa non mangi non ci interessa!”

L’intento di questa frase era serio e non del tutto o non solo provocatorio. La riflessione che ci ha spinto a inserire questa frase riguarda la troppo spesso sperimentata incapacità di comunicare al di fuori del piccolo mondo vegan\animalista. Analizzando la situazione abbiamo identificato almeno due motivi principali:

1. la tendenza di chi non ha maturato nel proprio percorso individuale la pratica del veganismo di sentirsi moralmente giudicato e colpevolizzato da chi invece questa scelta l’ha fatta.
2. la tendenza dei non-vegani di sentire che le proprie opinioni e i propri pensieri contino meno di quelli dei vegan, siano quindi declassati o guardati paternalisticamente dall’alto in basso.

Siccome siamo convinti che il confronto e la discussione con i non-vegani (che, ricordiamo, rappresentano la stragrande maggioranza della società in cui viviamo) siano necessari, crediamo che la generale ostilità , reale o illusoria , da essi percepita in questi momenti di scambio e confronto sia mortalmente controproducente, abbiamo voluto quindi sottolineare come le porte siano aperte a chiunque voglia contribuire alla discussione in atto sullo sfruttamento animale.

Abbiamo constatato con l’esperienza diretta che qualora si instauri un clima di reale non autoritarismo e di reale non moralismo la comunicazione e la circolazione di un’idea tanto radicale come quella della liberazione animale sia molto più fluida, le persone si dimostrino più attente e più disposte a mettere in discussione alcuni aspetti della cultura dominante che sono talmente interiorizzati da essere dati per scontati.

Quando invece nell’ambito di una discussione si cominciano ad erigere muri tra “noi” e “loro” il risultato è quasi sempre risentimento , reazione , tentativo di riterritorializzarsi in zone sicure dell’identità. Quindi allontanamento. E sappiamo bene quanto spesso il primo impatto con una realtà “imprinti” tutte le successive percezioni rispetto ad argomenti ad essa correlati.

Crediamo sia di fondamentale importanza instillare il dubbio , mettere in discussione tanto la cultura quanto la morale dominanti, non per puro gioco intellettuale ma in quanto possibilità pratica e reale di allargare la lotta che ci sta a cuore e di avvicinarci di qualche millimetro in più al mondo che vorremmo per tutte le specie che lo abitano. Libero , senza gabbie , senza sofferenza e senza confini.

Con questo non vogliamo creare zone grigie di auto-giustificazione , diamo per scontato che chi lotta contro lo sfruttamento animale giunga alla logica conclusione che nutrirsi di animali o di prodotti derivati dalla loro schiavitù sia un’assurda contraddizione.

Ciò detto tantissime persone per loro propria sensibilità o perchè già vicine a lotte di liberazione umana possono essere ricettive riguardo alla tematica dell’antispecismo. Potrebbero vivere un momento di potenziale transizione, nessuno si è svegliato una mattina e guardandosi allo specchio si è scoperto vegano e antispecista. Il comitato antispecista milanese nasce anche per costruire possibili ponti con altri momenti di lotta contro l’oppressione e il dominio. L’apertura al confronto e la permeazione delle culture e dei movimenti è per noi di vitale importanza.

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SOLIDARIETA’ SENZA ‘SE’ E SENZA ‘MA’ AGLI\ALLE ANTIVIVISEZIONIST* ARRESTAT*


Sabato 28 è avvenuta la liberazione di decine di cani dall’allevamento di beagle Green Hill.
Alla fine del corteo alcuni attivisti hanno compiuto un’azione spontanea che li ha condotti fin dentro il lager in questione:
sono stati sottratti a tortura e morte certa alcuni animali lì detenuti dalla nascita.

Animali che, ridotti alla condizione di cavia, ora potranno vedersi maggiormente riconosciuto il loro interesse alla libertà e all’autodeterminazione.

12 persone sono state tratte in arresto e dopo una notte in questura sono state portate nel carcere di Verziano a Brescia.

Da parte nostra esprimiamo la più viva solidarietà nei confronti dei fermati, una soliderietà senza ‘se’ e senza ‘ma’ che proviene da quello che è anche il nostro desiderio di liberazione degli animali che patiscono in molteplici campi di loro sfruttamento.
Infatti per fini non solo scientifici, ma anche alimentari, vestiari e ludici, miliardi di animali di tutte le specie nel mondo soffrono a causa della considerazione di inferiorità che le società umane riservano loro.

Una liberazione diretta di alcuni individui funge, in questo caso come sempre, da messaggio simbolico ed inequivocabile a rappresentanza della volontà di chi considera gli animali dei compagni oppressi che devono essere, senza eccezione alcuna, liberati.
Una liberazione concreta che non solo ha salvato decine di esistenze ma che, per di più, sentiamo essere parte integrante di un’idea di cambiamento sociale di carattere antispecista.
Individuando nello specismo l’ostacolo ideologico da superare, gli attivisti per la liberazione animale mettono in atto una vera e propria lotta politica dal sapore rivoluzionario.

LIVERTA’ PER GLI ANIMALI – SOLIDARIETA’ PER CHI SI ADOPERA PER LA LORO LIBERAZIONE
LIBERTA’ PER TUTTI GLI OPPRESSI – SOLIDARIETA’ PER CHI LOTTA AFFINCHE’ LA LIBERTA’ DI UNO SIA LA LIBERTA’ DI TUTTI

-Casa Di Reclusione Di Brescia – Verziano
Via Flero 157 – 25125 Brescia (BS)
tel: 030 3580386

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Foto del 25 aprile

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25 Aprile: Contro il dominio della specie padrona!

ciao tutt*
il 25 aprile saremo presenti al corteo con uno spezzone del neonato COMITATO ANTISPECISTA MILANO
con uno striscione da paura e un bel volantino esplicativo.
Ci saremo per sottolineare che le lotte per la liberazione umana e quelle per la liberazione animale sono unite e indissolubili , che l’antispecismo non è trasversale e non può essere “apolitico” , che l’anticapitalismo è il fil rouge che unisce le lotte.
se volete venirci a trovare ci fa molto piacere, cercate lo striscione con la faccia di scimpanzè e la scritta
CONTRO IL DOMINIO DELLA SPECIE PADRONA!

DISCLAIMER: il comitato antispecista milanese non è una cooperativa di dietologi quindi cosa mangi o cosa non mangi non ci interessa!
DISCLAIMER 2: il comitato antispecista milanese non è una parrocchia quindi non facciamo la morale a nessuno!
PER FARLA FINITA COL GIUDIZIO DI DIO (e degli uomini)
baci

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CAM è online

vi rimandiamo alla pagina COS’E’ per informazioni sulle attività del Comitato Antispecista Milano

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